IMPIANTI TERMICI NEGLI EDIFICI |
IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E
CONDIZIONAMENTO
Lo scopo degli impianti
è la realizzazione ed il controllo di opportuni valori di tutto o di parte
delle grandezze fisiche, chimiche, biologiche che hanno influenza sul benessere
delle persone negli ambienti chiusi.
In conseguenza delle funzioni legate alla vita del
corpo umano”produce” una quantità di calore che deve essere ceduta all’ambiente
perché la sua temperatura rimanga entro valori normali.La quantità di calore
sviluppata dipende da vari fattori ( superficie esterna, peso del corpo,
attività, ecc. ) di cui il più importante è rappresentato dal grado di attività
fisica svolta.Vedi tab. 1
Tabella 1
Tipo di attività |
Quantità di calore in W - q |
Uomo a riposo |
85/105/125 |
Uomo in cammino a velocità di circa |
210/290/400 |
Uomo in attività di lavoro: |
|
|
115÷145 |
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145÷370 |
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145÷190 |
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190÷550 |
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1000÷1200 |
La quantità di calore q viene ceduta per convenzione ( qc
) con l’aria dell’ambiente, per conduzione, generalmente trascurabile, con i
corpi con i quali viene a contatto, per irraggiamento ( qir ) con le superfici
circostanti, per evaporazione ( qe ) dalla superficie dei polmoni (
respirazione ) o dalla pelle ( traspirazione ).
q ± qc ( tp, ta, v, abb. ) ± qir ( tp, tr, abb. ) – qe ( tp, ta, UR, v, abb. ) = 0 |
In
cui il segno negativo rappresenta una cessione
dal corpo all’ambiente, il segno positivo un passaggio di calore
dall’ambiente al corpo dove :
tp = temperatura della pelle
ta = temperatura dell’aria
v = velocità dell’aria
UR = umidità relativa dell’aria
Tr = temperatura media
radiante dell’ambiente
La relazione precedente costituisce un bilancio di
energia che deve essere soddisfatto ; ma non basta per avere condizioni di
benessere le quali dipendono da tre valori di grandezze corporee, il consumo
metabolico, la temperatura media della pelle ed il tasso di traspirazione.
CONDIZIONI
DI BENESSERE
L’uomo possiede un sistema di regolazione che gli
permette in casi di emergenza, di mantenere l’equilibrio termigrometrico per
variazioni anche notevoli di grandezze di temperature, ma si trova a proprio
agio per bande di valori abbastanza ristrette.
La temperatura dell’aria si dovrebbe mantenere tra
18° C e i 22° C in inverno con oscillazioni di 1° C, e tenuto conto
dell’abbigliamento per variazioni tra i 24° C e i 26° C in estate con
oscillazioni di 1° C .Valori inferiori dei 18° C ( 14-18 ) si possono stabilire
in inverno qualora nell’ambiente si svolga una intensa attività fisica .Valori
superiori invece ai 26° C si possono stabilire in estate qualora la temperatura
esterna superi quella interna di più di 8° C ÷ 10° C o il soggiorno
nell’ambiente non duri a lungo.
Per quanto riguarda la velocità dell’aria, essa si
deve mantenere entro limiti abbastanza ristretti 0,10÷0,20 m/s nella zona
occupata dalle persone per evitare da un lato fastidiose corrente e dall’altro
zone di ristagno e stratificazione.
L’umidità relativa è bene che si mantenga intorno al
50% ÷5%, tuttavia variazioni intorno al 10% non producono effetti apprezzabili sul
benessere. Valori inferiori al 30% possono provocare fastidiose sensazioni di
secco, mentre valori superiori al 65% danno luogo alla maggiore percezione
degli odori e di invero possono produrre condensazione sulle pareti poco
isolate.
La temperatura delle pareti in generale è
sensibilmente uguale a quella dell’aria, a meno che non si sia in presenza di
grandi vetrate o grandi superfici.
Per quanto riguarda invece la purezza dell’aria il
mezzo più economico ed anche il più usato è costituito da un opportuno ricambio
dell’aria stessa dell’ambiente mediante l’introduzione di una certa portata
d’aria esterna . Le portate d’aria da introdurre dipendono dal grado di purezza
che si vuole ottenere, dal numero di persone presenti e dal volume disponibile
per ogni persona.
ALTRE INFORMAZIONI DA RICHIEDERE:
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