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CENNI SULL’APPLICAZIONE DELLA NORMA CEI 64-8

 

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Sommario :

 

neoabul1   Oggetto della norma CEI 64-8

neoabul1   Prescrizioni per la sicurezza

neoabul1   Scelta e dimensionamento delle condutture elettriche

 

 

Oggetto della norma CEI  64-8.

 

Le prescrizioni generali della Norma CEI 64-8, riportate nelle prime sue sei parti, si applicano a tutti i circuiti alimentati a tensione nominale ≤ 1000 V corrente alterna o 1500 V corrente continua degli impianti elettrici degli edifici adibiti ad uso abitativo, commerciale od industriale, che sono soggetti alla applicazione della Legge 46/90 e del relativo Regolamento di attuazione.

Per i seguenti ambienti, tuttavia, si devono applicare anche le prescrizioni particolari riportate nella parte sette della Norma CEI 64-8:

-locali con bagni, docce, piscine, riscaldatori per saune, apparecchiature per elaborazione dati o lampade a scarica a catodo freddo ad alta tensione,

-luoghi conduttori ristretti,

-ambienti a maggior rischio in caso di incendio,

-luoghi di pubblico spettacolo e di trattenimento

-luoghi adibiti ad uso agricolo o zootecnico,

-cantieri di costruzione o di demolizione,

-caravan e loro aeree di parcheggio.

 

Le prescrizioni particolari per gli ambienti adibiti ad uso medico, verranno riportate nella settima parte della Norma CEI 64-8 non appena sarà approvato il relativo testo internazionale.

 


Le prescrizioni particolari per i luoghi con pericolo di esplosione sono indicate nelle Norme  CEI 64-2 e 64-2°, quelle relative agli impianti elettrici di illuminazione pubblica sono riportate nella norma CEI 64-7.

 

Le prescrizioni per gli impianti per la produzione, al trasmissione e la distribuzione pubblica dell’energia elettrica sono riportate nelle Norme del CT 11, le prescrizioni per la protezione degli edifici contro i fulmini, sono riportate invece nella Norma CEI 81-1.

 

Per comprendere meglio il contenuto delle Norme CEI è necessario dare alcune definizioni come:

neoabul1   Origine di un impianto utilizzatore: punto di consegna dell’energia elettrica all’impianto utilizzatore,

neoabul1   Circuito di distribuzione: circuito che alimenta un quadro di distribuzione

neoabul1   Circuito terminale: circuito direttamente collegato agli apparecchi o alle prese a spina;

neoabul1   Componente elettrico: termine che indica sia i componenti dell’impianto e sia gli apparecchi utilizzatoti;

neoabul1   Contatto diretto: contatto di persone con parti attive;

neoabul1   Contatto indiretto: contatto di persone con una massa in tensione per un guasto;

neoabul1   Massa: parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto;

neoabul1   Massa estranea: parte conduttrice, non facente parte dell’impianto elettrico, capace di introdurre un potenziale, il potenziale di terra;

neoabul1   Apparecchio utilizzatore: apparecchi che trasforma l’energia elettrica in un’altra forma di energia, per esempio luminosa, calorica o meccanica;

neoabul1   tensione nominale: tensione per cui un impianto è progettato;

neoabul1   Tensione totale di terra: tensione che si stabilisce a seguito di un cedimento dell’isolamento fra masse e un punto, a potenziale zero;

neoabul1   Barriera; parte che assicura protezione contro i contatti diretti;

neoabul1   Involucro: parte che assicura la protezione di un componente elettrico contro determinati agenti esterni e contro i contatti diretti;

neoabul1   Ostacolo: elemento inteso a prevenire un contatto diretto involontario con le parti attive, ma non a impedire il contatto diretto intenzionale;

neoabul1   Parti a portata di mano: conduttori o parti conduttrici situati nella zona che si estende da un punto o da una superficie occupata o percorsa ordinariamente da persone fino ai limiti che una persona può raggiungere con una mano senza l’aiuto di attrezzi;

neoabul1   Isolamento principale: isolamento delle parti attive utilizzato per la protezione base contro i contatti diretti e indiretti.

 

Sommario

 

Prescrizioni per la sicurezza, Parte 4 ( Capitolo 41 e Sezioni 471 e 481).

 

 

La protezione contro i contatti elettrici diretti ed indiretti può essere ottenuta in combinazione contro entrambi i contatti diretti ed indiretti oppure separatamente:

Protezione combinata contro i contatti diretti ed indiretti ( Sezione 411 ):

questa protezione può essere assicurata mediante:

La protezione SELV, bassissima tensione di sicurezza, (Art.411.1 e 411.4 );

La protezione PELV, bassissima tensione di protezione, ( Art.411.1 e Art.411.1.5 );

La protezione FELV, bassissima tensione nominale, ( Art.411.3 )

Limitazione della carica elettrica e della corrente.

Protezione contro i contatti diretti ( Sezione 412 ed Articolo 481.2 ):

 

Protezione totale, la protezione contro i contatti diretti può essere assicurata mediante:

Involucri e barriere ( Art.412.2 );

Protezione mediante isolamento delle parti attive ( Art.412.2);

 

Protezione parziale:

 le misure di protezione parziale sono destinate ad impedire il contatto accidentale con parti attive, tale protezione può essere assicurata mediante.

Protezione mediante ostacoli, gli ostacoli devono impedire l’avvicinamento non intenzionale del corpo a parti attive e devono essere fissati in modo da impedire la rimozione accidentale. (art. 412.3);

Protezione mediante di stanziamento delle parti attive (Art.412.4 e 481.2), parti che siano a tensione diversa e simultaneamente accessibili non devono essere a portata di mano;

Protezione addizionale contro i contatti diretti ( Art.412.5 ), si usano interruttori differenziali aventi corrente differenziale nominale ≤ 30mA.

 

Protezione contro i contatti indiretti , viene assicurata mediante ( sezione 413 ed articoli 471.2 e 481.3 ):

 

Protezione mediante interruzione automatica della alimentazione (Art.413.1);

 

Prescrizioni valide per tutti i sistemi TN, TT ed IT.

 

-Messa a terra: le masse devono essere collegate ad un conduttore di protezione che deve venire poi collegato a terra nelle condizioni previste per i vari sistemi TN; TT ed IT; le masse simultaneamente accessibili devono essere collegate allo stesso impianto di terra.

-Collegamento equipotenziale principale: in ogni edificio si devono collegare al collettore i conduttori di protezione, i conduttori di terra, i tubi alimentanti servizi, parti strutturali metalliche, le canalizzazioni del riscaldamento centrale e del condizionamento d’aria e le armature principali del cemento armato.

 

Collegamento equipotenziale supplementare (Art.413.1.6): è un collegamento aggiuntivo, e si realizza quando le prescrizioni richieste per i sistemi TN, TT e IT non siano soddisfatte.

Prescrizioni per i sistemi TN (Art.413.1.3).

 Si tratta di impianti con propria cabina di trasformazione. Le masse devono essere collegate al punto do messa a terra del sistema di alimentazione.

 

Prescrizioni per i sistemi TT (Art.413.1.4).

 Si tratta di impianti utilizzatori alimentati direttamente da reti di distribuzione pubblica a bassa tensione. Le masse dell’impianto utilizzatore sono messe a terra collegandole ad un impianto di terra distinto da quello della cabina di trasformazione dell’ente di distribuzione dell’energia.

 

Prescrizioni per i sistemi IT ( Art.413.5).Si tratta di impianti utilizzati per la distribuzione di energia, per esempio all’interno di stabilimenti o di edifici quando sia necessario assicurare la continuità del servizio anche dopo il primo guasto a terra.

 

Protezione mediante componenti elettrici di Classe II o con isolamento  equivalente (Art.413.2 ). 

 

Protezione assicurata con uso:

 

  1. -di componenti elettriche si identificano con il seguente simbolo: ٱ
  2. -di componenti elettrici aventi solo isolamento principale ai quali sia stato applicato durante l’installazione un isolamento supplementare, oppure parti attive nude alle quali sia stato applicato durante l’installazione un isolamento rinforzato.

 

Protezione mediante separazione elettrica (Art.413.3.5)

 La sicurezza di questa misura di protezione dipende dal buon isolamento dei circuiti separati, il cui stato si possa esaminare anche a vista.

 

Protezione mediante luoghi non conduttori (Art.413.3).

 Questa misura di protezione è ammessa solo non sia praticamente possibile alcun contatto con la terra e quindi non è mai applicabile negli edifici civili e similari, dato il numero sempre maggiore di masse estranee e la presenza di prese a spina e di cordoni prolungatori che possono rendere simultaneamente accessibili le masse di apparecchi utilizzatori.

 

Protezione mediante collegamento equipotenziale locale non connesso a terra (Art.413.4). Questa misura di protezione è ammessa solo dove non sia possibile alcun contatto con la terra e quindi non è mai applicabile negli edifici civili e similari.

 

Protezione delle condutture contro le sovracorrenti (Capitolo 43 e Sezione 473).

 I conduttori devono essere protetti da uno o più dispositivi che interrompano automaticamente l’alimentazione quando si produca  o un sovraccarico o un cortocircuito, con la sola eccezione del caso in cui la sorgente di alimentazione non sia in grado di fornire una corrente superiore alla loro portata.

 

Protezione delle condutture contro le correnti di sovraccarico (Sezione 433)

 

 Condizioni da soddisfare:

 

IB ≤ In ≤ Iz

 

If ≤ 1,45 Iz

 

Dove

 

IB = corrente di impiego

In = corrente nominale del dispositivo di protezione

Iz = portata

If = corrente che assicura l’intervento del dispositivo entro il tempo convenzionalmente stabilito dalle relative Norme CEI.

 

SOMMARIO

                                                                                                                                          INDICE

 

neoabul1  Protezione delle condutture contro le correnti di corto circuito.

neoabul1  Protezione contro i sovraccarichi ed i corto circuiti assicurata da un unico dispositivo.

neoabul1  Posizione, lungo il percorso delle condutture, dei dispositivi di protezione.

neoabul1  Possibilità di omissione dei dispositivi di protezione contro i sovraccarichi.

neoabul1  Possibilità di omissione dei dispositivi di protezione contro cortocircuiti.

neoabul1  Protezione dei conduttori di fase contro le sovracorrenti.

neoabul1  Protezione contro le sovracorrenti del conduttore di neutro in sistemi TN e TT.

neoabul1  Protezione contro le sovracorrenti del conduttore di neutro in sistemi IT .

 

 

 

Protezione delle condutture contro le correnti di cortocircuito (Sezione 434).

 Condizioni da soddisfare da parte del dispositivo di protezione: deve avere un potere di interruzione non inferiore alla corrente di cortocircuito nel punto di installazione, deve essere in grado di interrompere la corrente di cortocircuito che si presenti in un punto qualsiasi del circuito in un tempo non superiore a quello che porti ai conduttori alla temperatura limite assimilabile.

 

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Protezione contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti assicurata da un unico dispositivo (Art.435.1).

 Se un unico dispositivo di protezione contro i sovraccarichi risulta in accordo con le prescrizioni  riguardanti la protezione contro i sovraccarichi di una determinata conduttura ed ha un potere di interruzione non inferiore al valore della corrente di cortocircuito presunta nel suo punto di i istallazione, si considera che esso assicuri anche la protezione contro le correnti di cortocircuito del tratto di conduttura situato a vale di quel punto.

 

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Posizione, lungo il percorso delle condutture, dei dispositivi di protezione contro i sovraccarichi (Sezione 473).

 Il dispositivo di protezione contro i sovraccarichi può essere lungo il percorso della conduttura se: tra il punto in cui sia installato il dispositivo di protezione ed il punto in cui vi siano variazioni di sezione  di materiale o di modo di posa, non vi siano né prese a spina, né derivazioni.

 

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Posizione, lungo il percorso delle condutture, dei dispositivi di protezione, contro i cortocircuiti (Artt.473.2.1, 473.2.2).

 Il dispositivo di protezione contro i cortocircuiti deve venire posto nel punto in cui una riduzione di sezione, od ogni altra variazione, comporti una riduzione del coefficiente K, con le seguenti due eccezioni: il tratto di conduttura tra il punto in cui sia posto il dispositivo di protezione ed il punto vi sia una riduzione di sezione non superi i 3metri, sia realizzato in modo da ridurre al minimo l rischio di cortocircuito, non sia posto in vicinanza di materiale combustibile, il dispositivo posto a monte delle precedenti variazioni di sezione  sia adatto a proteggere la conduttura posta a valle.

 

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Possibilità di omissione dei dispositivi di protezione contro i sovraccarichi.

Non è necessario prevedere dispositivi di protezione contro i sovraccarichi quando: le condutture situate a valle di variazioni di sezione siano protette dai dispositivi di protezione posti a monte oppure, le condutture alimentino apparecchi utilizzatori od altri circuiti che non possono dar luogo a correnti di sovraccarico.

 

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Possibilità di omissione dei dispositivi di protezione contro cortocircuiti (Art.473.2.3).

E’ ammesso di non prevedere dispositivi di protezione contro i cortocircuiti se la conduttura è: realizzata in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito, e non è posta in vicinanza di materiali combustibili, oltre che nel caso di circuiti che alimentano apparecchi utilizzatori in cui l’apertura intempestiva del circuito potrebbe essere causa di pericolo anche nei casi di: condutture che colleghino generatori, trasformatori, raddrizzatori e batterie di accumulatori ai rispettivi quadri di comando di protezione, quando i dispositivi di protezione siano posti in questi quadri, alcuni circuiti di misura.

 

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Possibilità di omissione dei dispositivi di protezione contro i cortocircuiti in corrispondenza della base dei montanti di edifici a destinazione principalmente residenziale (Sezione 473).

E’ ammesso, in edifici a destinazione principalmente residenziale in cui siano previsti di non prevedere dispositivi di protezione contro i cortocircuiti alla base dei montanti, ossia del tratto di conduttura, a percorso generalmente verticale, che collega il punto di misura e di consegna dell’energia con il primo quadro dell’impianto utilizzatore, quando si verificano le seguenti condizioni: sia presente un interruttore automatico del distributore di energia elettrica atto a proteggere il montante contro cortocircuiti, il montante sia costruito in modo da rendere minimo il rischio di cortocircuito, sia cioè protetto meccanicamente, termicamente contro l’umidità, le protezioni installate in corrispondenza del montante dell’unità immobiliare siano atte a proteggere il montante stesso contro i sovraccarichi.

 

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Protezione dei conduttori di fase contro le sovracorrenti (Art.473.3.1).

 La rilevazione delle sovracorrenti, di sovraccarico e di cortocircuito, deve essere prevista per tutti i conduttori di fase. Questa rilevazione deve provocare l’interruzione dei conduttori sui quali la sovracorrente sia stata rilevata.

La rilevazione su uno dei conduttori di fase può essere omessa solo nei sistemi TN e TT nei quali il conduttore di neutro non sia stato distribuito, quando: il circuito sia protetto a monte da un interruttore differenziale che interrompa tutti i conduttori di fase e a valle di questo interruttore differenziale non venga distribuito un conduttore di neutro ricavato artificialmente.

 

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Protezione contro le sovracorrenti del conduttore di neutro in sistemi TN e TT (Art.473.3.2.1).

Sezione del conduttore di neutro uguale a quella del conduttore di fase: se la sezione del conduttore di neutro è uguale a quella del conduttore di fase non è necessario prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro.

Sezione del conduttore di neutro inferiore a quella del conduttore di fase: se la sezione del conduttore di neutro è inferiore a quella del conduttore  di fase si deve prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro. Questa rilevazione deve provocare l’interruzione dei conduttori di fase.

La rilevazione sul conduttore di neutro può essere tuttavia omessa quando: il conduttore di neutro sia protetto contro i cortocircuiti dal dispositivo di protezione dei conduttori di fase, e la massima corrente che si prevede possa attraversare il conduttore di neutro in servizio ordinario sia chiaramente alla portata di questo conduttore.

 

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Protezione contro le sovracorrenti del conduttore di neutro in sistemi IT (Art.473.3.2.2).

 Quando per particolari ragioni, contrariamente a quanto viene raccomandato per i sistemi IT, il conduttore di neutro venga distribuito, si deve prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sullo stesso conduttore di neutro. Questa rilevazione deve provocare l’interruzione di tutti i conduttori attivi. La rilevazione sul conduttore di neutro può essere tuttavia omessa quando: il conduttore di neutro sia protetto contro i cortocircuiti da un dispositivo di protezione posto a monte, oppure, il circuito sia protetto da un interruttore differenziale, che interrompa tutti i conduttori attivi, avente Idn ≤0,15 volte la portata del conduttore di neutro.

 

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Sommario

 

Scelta e dimensionamento delle condutture elettriche.

 

Per conduttura elettrica si intende un insieme costituito da uno o più conduttori elettrici e dagli elementi che assicuranti il loro isolamento, il supporto, il fissaggio e la loro protezione meccanica. Le condutture elettriche non sono formate solo da cavi o da conduttori ma sono per esempio, i cavi multipolari, quando sono compresi di conduttori di neutro e di protezione i quali essendo dotati di una adeguata guaina possono trasportare in modo autonomo l’energia elettrica.

La scelta del tipo di conduttore da installare dipende da molti fattori che la Norma CEI 64-8 indica nel capitolo 52, scelte legate a fattori prevalentemente esterni come ad esempio le condizioni della struttura degli edifici destinati a ricevere le stesse condutture soprattutto a condizioni ambientali di maggiore o minore severità. Per la maggiore parte delle applicazioni si può fare riferimento a condizioni di severità considerate ordinarie, le quali non richiedono l’uso di particolari tipi di condutture.

Per una migliore comprensione sono riportate nel testo della Norma CEI 64-8 le tabelle su cui  sono evidenziato le situazioni nelle quali i vari tipi di posa sono oppure non sono permessi o non sono applicabili.

Per gli edifici a destinazione prevalentemente residenziale, pur ammettendo la possibilità di incassare nella muratura, cavi provvisti di una guaina adatta, viene consigliato l’uso di cavi unipolari sprovvisti di guaina installati in tubi protettivi o in canali chiusi con adeguato coperchio.

 

Dimensionamento dei conduttori.

 

 Per dimensionare i conduttori si può procedere nel modo seguente:

 

si determina la corrente di impiego IB, quella cioè che deve circolare nella conduttura, sulla base delle potenze assorbibili dai vari apparecchi utilizzatori,

si sceglie la corrente nominale In del dispositivo di protezione contro le sovracorrenti,

si determina in prima approssimazione la sezione S del conduttore  sulla base della sua portata Iz nella condizione di posa scelta, verificando che la prima relazione riguardante la protezione contro i sovraccarichi

 

IB≤In≤Iz

sia soddisfatta,

Si ricerca , la corrente di funzionamento If del dispositivo di protezione, verificando che anche la seconda  relazione riguardante la protezione contro i sovraccarichi,

 

If≤1,45Iz

sia soddisfatta.

Si ricerca il valore di I²t lasciato passare dal dispositivo di protezione contro cortocircuiti,

Si sceglie il valore del coefficiente  K relativo al conduttore da proteggere e si determina il valore della seguente espressione che indica il valore dell’energia specifica,

 

K²S²

sopportabile dal conduttore.

Si verifica che la relazione riguardante la protezione contro i cortocircuiti,

 

I²t≤K²S²

sia soddisfatta.

Si verifica che la caduta di tensione tra l’origine dell’impianto utilizzatore e qualunque apparecchio utilizzatore non superi il 4% della tensione nominale  dell’impianto, oppure entro i limiti concordati, se diversi dal 4%.

Si verifica , infine, nel caso di sistemi TN, che le condizioni, riguardanti il valore dell’impedenza dell’anello di guasto, previste per la protezione contro i contatti indiretti siano soddisfatte.

 

Corrente di impiego IB.

 

La norma CEI 64-8 definisce la corrente di impiego come :” la corrente che può fluire in un circuito nel servizio ordinario”. La corrente di impiego corrisponde alla più grande potenza trasportata dal circuito in servizio ordinario considerando sia I fattori di utilizzazione e  di contemporaneità. La corrente di impiego di un circuito viene valutata sulla base del numero e del tipo degli apparecchi utilizzatori che si prevede debbano venire alimentati tenendo conto, oltre che della loro potenza e del rendimento e della tensione nominale, del fattore di potenza e del rendimento.

 

Corrente nominale In dei dispositivi di protezione contro sovracorrenti.

 

 Il valore della corrente In, che viene assegnata dal costruttore dello stesso apparecchio, si rileva dalla targa dei vari dispositivi di protezione contro le sovracorrenti, che, secondo I casi possono essere:

interruttori per uso industriale, in accordo con la Norma CEI 17-5,

interruttori automatici per uso domestico e similare, in accordo con la Norma CEI 23-3,

interruttori differenziali provvisti di sganciatori di sovracorrente incorporati, per uso generale, in accordo con l’appendice B della Norma CEI 17-5,

interruttori differenziali provvisti di sganciatori di sovracorrente incorporati, per uso domestico e similare,in accordo con la Norma CEI 23-18,

fusibili per uso da parte di persone addestrate in accordo con la Norma CEI 32-4,

fusibili per uso da parte di persone non addestrate, in accordo con la Norma CEI 32-5.

 

Portata Iz.

 

La Norma CEI 64-8, nell’articolo 25.5, fornisce la seguente definizione di portata: “Massimo valore della corrente che può fluire in una conduttura, in regime permanente e in determinate condizioni, senza che la sua temperatura superi un valore specifico”. La portata di un conduttore è dunque determinata dalla massima temperatura che esso può raggiungere in servizio ordinario nelle varie condizioni di posa. I principali tipi di posa sono:

posa in aria libera,

posa entro tubi protettivi,

posa entro canali chiusi,

posa su passerelle.

Il calcolo della portata dei cavi in regime permanente è descritto nella Norma CEI 20-21. Per la determinazione della portata dei cavi sono state pubblicate le tabelle CEI-UNEL 35024-70, per la posa interrata, 35026-70.

Le portate della tabella CEI-UNEL 35024-70 sono state calcolate con la seguente formula;

 

I = a. Sª

Dove:

I = portata, in ampere,in regime permanente per una data sezione S, in mm²,

a = numero caratteristico per ogni tipo di cavo e per ogni condizione di posa (tab. pag. 43)

a = coefficiente approssimato a 0,625.

La temperatura ambiente è stata fissata convenzionalmente in 30 °C.

Le massime temperature Ø che i conduttori dei cavi possono raggiungere nel servizio ordinario sono determinate dai materiali isolanti degli stessi cavi in funzione della durata di vita prevista e sono le seguenti (tab. a pag. 44).

Posa in aria libera(Art.21.03). La posa a parete e quella su passerella sono assimilate alla posa in aria libera.

 

Corrente convenzionale di funzionamento If di un dispositivo di protezione contro sovraccarichi.

 

Per ogni dispositivo di protezione contro i sovraccarichi le relative Norme di prodotto definiscono una corrente convenzionale di funzionamento If, una corrente che provoca l’intervento dello stesso dispositivo entro un tempo definito dalle stesse Norme. I valori If, vengono forniti con riferimento alla corrente nominale In, sono diversi per i diversi tipi di dispositivi. Essi risultano uguali ad.

If = 1,45 In per gli interruttori per uso domestico e similare,

If = 1,3 In per gli interruttori automatici per uso industriale,

If = 1,36 In per i fusibili aventi corrente nominale superiore a 10 A.

 

Caratteristica I²t dei dispositivi di protezione contro i cortocircuiti. 

 

I costruttori sono obbligati a fornire per ogni dispositivo di protezione contro i cortocircuiti le relative caratteristiche I²t, che forniscono i valori dell’energia specifica che essi lasciano passare quando sono chiamati ad interrompere una determinata corrente di cortocircuito.

 

Caduta di tensione.

 

La norma CEI 64-8, nella sezione 525, raccomanda che la caduta di tensione tra l’origine dell’impianto utilizzatore e qualunque apparecchio utilizzatore non sia superiore al 4% della tensione nominale dell’impianto. (Tabella di pag. 48, e appendice di pag. 49 fino a pag. 67)

 

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