Il
calore
La
temperatura
Trasmissione
del calore
Pressione
Tutto ciò ha una stretta analogia
con i fenomeni elettrici; in effetti il calore ha un
significato analogo a quello della carica elettrica , mentre la temperatura ha
un significato analogo ha quello di differenza di potenziale o tensione.
Allo stesso modo il flusso di calore ( unità di energia termica che in una frazione di tempo determinata
entra o esce da un corpo, parete ecc.) ha lo stesso significato elettrico, con
il quale viene misurato la quantità delle cariche elettriche che in una
determinata frazione di tempo passano attraverso un conduttore.
Come l’energia elettrica, il calore
non si vede ma produce effetti avvertibili con i sensi
dell’organismo umano .Infatti immettendo calore in un
corpo (per esempio nella classica pentola piena d’acqua ) si può avvertire un
incremento della temperature del corpo stesso; tale fenomeno prende il nome di calore sensibile.
Il calore comunque
può avere anche altri effetti sui corpi, se continuassimo ad immettere calore
nella nostra pentola la temperatura dell’acqua contenuta in essa continuerà ad
innalzarsi fino a raggiungere una temperatura di saturazione che dipende
dalla pressione che grava sulla pentola. Con la normale pressione atmosferica la temperatura di saturazione dell’acqua è di 100° C, ma se la pressione che grava
sulla pentola fosse maggiore tale valore si innalzerebbe, come per esempio
accade per le pentole a pressione dove la cottura dei cibi è più veloce in
quanto l’acqua che contengono, bolle a temperatura superiora ai 100° C. Il
fenomeno opposto accade invece in montagna dove la pressione di diminuisce e
l’acqua raggiunge la sua temperatura di saturazione a meno di 100° C.
In pratica possiamo dire
che la variazione della temperatura di saturazione in funzione dell’andamento
della pressione è un fenomeno comune a tutti i liquidi.
Una volta
raggiunto il valore di saturazione la temperatura del liquido cessa di
innalzarsi ed incomincia a retore costante; il calore che provoca l’ebollizione
di un liquido e quindi la su evaporazione prende il nome di calore latente[Gpa1].
Svariate sono le unità di misura con le quali si può misurare il calore, ma quelle che possono interessarci sono:
la chilocaloria, che è la quantità
di calore che serve ad innalzare da
il chilojoul, che è la quantità di calore che serve ad
innalzare la temperatura di
Il btu che corrisponde a 0,254 Kcal ( 1 Kcal quindi
corrisponde a 3,937btu ) o a 1,063 KJ ( 1KJ corrisponde quindi a 0,941 btu ).
Il flusso di calore , che è la quantità di calore che transita durante l’unità di tempo attraverso una parete si può misurare quindi in :
chilocaloria per ogni
ora ( Kcal/h )
in Watt ( W ) che altro
non sono che J al secondo. Un W corrisponde a 0,86 Kcal/h e quindi una Kcal/h
corrisponde ad 1,16 W .
in btu/h che corrisponde a 0,254
Kcal/h ( 1Kcal/h corrisponde quindi a 3,937 btu ) o a 0,29 W ( 1 W corrisponde quindi a 3,5 btu/h ) .
La temperatura rappresenta il
potenziale del calore, in altre parole più alta è la
temperatura di un corpo più alto è il potenziale del calore che esso contiene.
Una legge fondamentale di natura
stabilisce che il calore passa, salvo specifici interventi umani, solo dai
corpi a temperatura più alta verso i corpi a temperatura più bassa.
La scala termometrica Celsius fissa arbitrariamente il valore di 0 gradi (
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[Gpa1]La quantità di calore che occorre fornire alla massa
unitaria di un solido, portato alla temperatura di fusione, per ottenere, senza
alterare la temperatura, il suo passaggio completo allo stato liquido.
[Gpa2] Cambiamento di stato, entrano in gioco la fusione e la solidificazione