Decreto Ministeriale del 04/05/1998

Disposizioni relative alle modalita' di presentazione ed al contenuto delle domande per l'avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonche' all'uniformita' dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco.

498H04MG.900 LN 4H 1MI 34 05/04/1998 GU 104 05/07/1998 9o1o2

Doc. 498H04MG.900 di Origine Nazionale

emanato/a da : Ministro dell'Interno

e pubblicato/a su : Gazzetta Ufficiale Italiana104 del 07/05/1998

riguardante :

PREVENZIONE INCENDI - Norme generali - Prevenzione e Protezione

 

SOMMARIO

 

NOTE

TESTO

Art. 1. - Domanda di parere di conformita' sui progetti.

Art. 2. - Domanda di sopralluogo ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi.

Art. 3. - Dichiarazione di inizio attivita'.

Art. 4. - Domanda di rinnovo del certificato di prevenzione incendi.

Art. 5. - Domanda di deroga.

Art. 6. - Adempimenti dei Comandi provinciali dei vigili del fuoco.

Art. 7. - Uniformita' della durata dei servizi di prevenzione incendi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco.

Art. 8. - Disposizioni finali.

ALLEGATO I - DOCUMENTAZIONE TECNICA ALLEGATA AL PARERE DI CONFORMITA' SUI PROGETTI.

ALLEGATO II - DOCUMENTAZIONE TECNICA ALLEGATA ALLE DOMANDE DI SOPRALLUOGO.

ALLEGATO III.

ALLEGATO IV.

ALLEGATO V.

ALLEGATO VI.

 

- § -

NOTE

 

- § -

 

TESTO

 

IL MINISTRO DELL'INTERNO

di concerto con

IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA

Vista la legge 26 luglio 1965, n. 966;

Visto il decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 1982, e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982, n.577;

Vista la legge 7 dicembre 1984, n. 818;

Vista la legge 5 marzo 1990, n. 46, ed il relativo regolamento di esecuzione emanato con decreto del Presidente della Repubblica 6 dicembre 1991, n. 447;

Visto il decreto del Ministro dell'interno 30 aprile 1993;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, concernente il regolamento recante disciplina dei procedimenti di prevenzione incendi;

Ritenuto di dover procedere, ai sensi dell'art. 1, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, alla definizione delle modalita' e dei contenuti delle domande per l'avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonche' a stabilire criteri uniformi per lo svolgimento dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco, al fine di garantire l'uniformita' delle procedure, nonche' la trasparenza e speditezza dell'attivita' amministrativa;

Sentito il Comitato centrale tecnico scientifico per la prevenzione incendi di cui all'art. 10 del citato decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982, n. 577;

Decreta:

Art. 1. - Domanda di parere di conformita' sui progetti.

1. La domanda di parere di conformita' sui progetti, di cui all'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, e' redatta in duplice copia, di cui una in bollo, e va presentata al Comando provinciale dei vigili del fuoco competente per territorio. La domanda deve contenere:

a) generalita' e domicilio del richiedente o, nel caso di ente o societa', del suo legale rappresentante;

b) la specificazione dell'attivita' principale e delle eventuali attivita' secondarie, elencate nella tabella allegata al decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 1982, e successive modifiche ed integrazioni, interessate dal progetto;

c) ubicazione prevista per la realizzazione delle opere.

2. Alla domanda sono allegati:

a) documentazione tecnico progettuale, in duplice copia, a firma di tecnico abilitato e conforme a quanto specificato nell'allegato 1 al presente decreto;

b) attestato del versamento effettuato a mezzo di conto corrente postale a favore della Tesoreria provinciale dello Stato, ai sensi della legge 26 luglio 1965, n. 966.

Art. 2. - Domanda di sopralluogo ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi.

1. La domanda di sopralluogo finalizzata al rilascio di certificato di prevenzione incendi di cui all'art. 3, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, e' redatta in duplice copia, di cui una in bollo, e va presentata al Comando provinciale dei vigili del fuoco competente per territorio. La domanda deve contenere:

a) generalita' e domicilio del richiedente o, nel caso di ente o societa', del suo legale rappresentante;

b) specificazione dell'attivita' principale e delle eventuali attivita' secondarie, elencate nell'allegato al decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 1982, e successive modifiche ed integrazioni, per le quali si chiede il rilascio del certificato di prevenzione incendi, nonche' la loro ubicazione;

c) estremi di approvazione del progetto da parte del Comando provinciale vigili del fuoco.

2. Alla domanda sono allegati:

a) copia del parere rilasciato dal Comando provinciale dei vigili del fuoco sul progetto;

b) dichiarazioni e certificazioni, secondo quanto specificato nell'allegato 2 al presente decreto, atte a comprovare che le strutture, gli impianti, le attrezzature e le opere di finitura sono stati realizzati, installati o posti in opera in conformita' alla vigente normativa in materia di sicurezza antincendio;

c) attestato del versamento effettuato a mezzo di conto corrente postale a favore della Tesoreria provinciale dello Stato, ai sensi della legge 26 luglio 1965, n. 966.

Art. 3. - Dichiarazione di inizio attivita'.

1. La dichiarazione prevista dall'art. 3, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, e' redatta in duplice copia, di cui una in bollo, secondo il modello riportato in allegato 3 del presente decreto e va presentata al Comando provinciale dei vigili del fuoco competente per territorio.

2. La suddetta dichiarazione va resa come atto notorio o dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorieta', secondo le forme di legge.

Art. 4. - Domanda di rinnovo del certificato di prevenzione incendi.

1. La domanda di rinnovo del certificato di prevenzione incendi, di cui all'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, e' redatta in duplice copia, di cui una in bollo, e va presentata al Comando provinciale dei vigili del fuoco competente per territorio. La domanda deve contenere:

a) generalita' e domicilio del richiedente o, nel caso di ente o societa', del suo legale rappresentante;

b) specificazione dell'attivita' principale e delle eventuali attivita' secondarie, elencate nell'allegato al decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 1982, e successive modifiche ed integrazioni, per le quali si chiede il rinnovo del certificato.

2. Alla domanda sono allegati:

a) copia del certificato di prevenzioni incendi in scadenza;

b) dichiarazione del responsabile dell'attivita', redatta secondo il modello riportato in allegato 4 al presente decreto e resa, secondo le forme di legge, come atto notorio o dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorieta';

c) perizia giurata attestante l'efficienza dei dispositivi, dei sistemi e degli impianti finalizzati alla protezione attiva antincendi, con esclusione delle attrezzature mobili di estinzione, resa da professionista abilitato ed iscritto negli elenchi del Ministero dell'interno, ai sensi della legge 7 dicembre 1984, n. 818. Tale perizia e' redatta secondo il modello riportato in allegato 5 del presente decreto;

d) attestato del versamento effettuato a mezzo di conto corrente postale a favore della Tesoreria provinciale dello Stato, ai sensi della legge 26 luglio 1965, n. 966.

Art. 5. - Domanda di deroga.

1. La domanda di deroga all'osservanza della vigente normativa antincendi, di cui all'art. 6 del decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio1998, n. 37, e' redatta in triplice copia, di cui una in bollo e va indirizzata all'Ispettorato interregionale o regionale dei vigili del fuoco, tramite il Comando provinciale dei vigili del fuoco competente per territorio. La domanda deve contenere:

a) generalita' e domicilio del richiedente o, nel caso di ente o societa', del suo legale rappresentante;

b) specificazione dell'attivita' principale e delle eventuali attivita' secondarie, elencate nell'allegato al decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 1982, e successive modifiche ed integrazioni, oggetto della domanda di deroga;

c) disposizioni normative alle quali si chiede di derogare;

d) specificazione delle caratteristiche dell'attivita' o dei vincoli esistenti che comportano l'impossibilita' di ottemperare alle disposizioni di cui alla lettera c).

2. Alla domanda sono allegati:

a) documentazione tecnica, in triplice copia, a firma di tecnico abilitato, contenente quanto previsto dall'allegato 1 al presente decreto ed integrata da una valutazione sul rischio aggiuntivo conseguente alla mancata osservanza delle disposizioni cui si intende derogare e dalle misure tecniche che si ritengono idonee a compensare il rischio aggiuntivo;

b) attestato del versamento effettuato a mezzo di conto corrente postale a favore della Tesoreria provinciale dello Stato, ai sensi della legge 26 luglio 1965, n. 966.

Art. 6. - Adempimenti dei Comandi provinciali dei vigili del fuoco.

1. Il Comando riporta su tutte le copie delle domande, di cui ai precedenti articoli, la data di presentazione e il numero di protocollo, restituendo all'interessato la copia prodotta in carta semplice.

2. La copia in bollo della dichiarazione di cui al precedente art. 3, contenente la data di presentazione della medesima ed il numero di protocollo dell'ufficio, e' restituita all'interessato munita del visto di ricezione del Comando, quale autorizzazione provvisoria ai sensi dell'art. 3, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37.

3. Il Comando provvede a comunicare al richiedente il responsabile del procedimento, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241.

4. Il parere di conformita' sui progetti e le autorizzazioni in deroga sono trasmessi agli interessati corredati da una copia della documentazione graficoillustrativa presentata, munita degli estremi identificativi del parere o dell'autorizzazione.

5. Il Comando provvede al rinnovo del certificato di prevenzione incendi, di cui all'art. 4, sulla base della documentazione prodotta in allegato alla domanda, senza effettuare sopralluogo di verifica.

Art. 7. - Uniformita' della durata dei servizi di prevenzione incendi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco.

1. La durata dei servizi di prevenzione incendi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco, anche al fine di stabilire l'importo dei corrispettivi di cui all'art. 6 della legge 26 luglio 1965, n. 966, e successive modifiche ed integrazioni, e' riportata nella tabella di cui all'allegato 6 al presente decreto, tenuto conto del tipo di prestazione richiesta, della tipologia e della complessita' dell'attivita' soggetta a controllo.

2. Per le deroghe, la durata del servizio e' calcolata sulla base di quella prevista per i pareri di conformita' del progetto delle corrispondenti attivita', maggiorata del cinquanta per cento.

3. Qualora la richiesta interessi piu' attivita' singolarmente elencate nell'allegato al decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 1982, e successive modifiche ed integrazioni, la durata del servizio e' pari a quella complessivamente risultante dalla durata prevista per ogni singola attivita'.

Art. 8. - Disposizioni finali.

1. Qualora l'interessato intenda delegare altro soggetto per i necessari rapporti con il Comando, ne fa specifica indicazione, nelle forme di legge, in calce alla domanda.

2. Il presente decreto entra in vigore nel medesimo giorno di entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37.

Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.

 

__________

 

ALLEGATO I - DOCUMENTAZIONE TECNICA ALLEGATA AL PARERE DI CONFORMITA' SUI PROGETTI.

La documentazione progettuale di prevenzione incendi attiene alle caratteristiche di sicurezza antincendio dell'attivita' elencate nel decreto del Ministro dell'interno 16 febbraio 1982, e successive modifiche ed integrazioni, e consente di accertare la loro rispondenza alle vigenti norme o, in mancanza, ai criteri di prevenzione incendi e in particolare comprende:

scheda informativa generale;

relazione tecnica;

elaborati grafici.

 

A - DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' NON REGOLATE DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO.

 

A.1. Scheda informativa generale.

La scheda informativa generale comprende:

a) informazioni generali sull'attivita' e sulle eventuali attivita' secondarie soggette a controllo di prevenzione incendi;

b) indicazioni del tipo di intervento in progetto: nuovo insediamento o modifica, ampliamento o ristrutturazione di attivita' esistente.

A.2. Relazione tecnica.

La relazione tecnica evidenzia l'osservanza dei criteri generali di sicurezza antincendio, tramite l'individuazione dei pericoli di incendio, la valutazione dei rischi connessi e la descrizione delle misure di prevenzione e protezione anticendio da attuare per ridurre i rischi.

A.2.1. Individuazione dei pericoli di incendio.

La prima parte della relazione contiene l'indicazione di elementi che permettono di individuare i pericoli presenti nell'attivita', quali ad esempio:

destinazione d'uso (generale e particolare);

sostanze pericolose e loro modalita' di stoccaggio;

carico di incendio nei vari compartimenti;

impianti di processo;

lavorazioni;

macchine, apparecchiature ed attrezzi;

movimentazioni interne;

impianti tecnologici di servizio;

aree a rischio specifico.

A.2.2. Descrizione delle condizioni ambientali.

La seconda parte della relazione contiene la descrizione delle condizioni ambientali nelle quali i pericoli sono inseriti, al fine di consentire la valutazione del rischio connesso ai pericoli individuati, quali ad esempio:

condizioni di accessibilita' e viabilita';

layout aziendale (distanziamenti, separazioni, isolamento);

caratteristiche degli edifici (tipologia edilizia, geometria, volumetria, superfici, altezza, piani interrati, articolazione planovolumentrica, compartimentazione, ecc.);

aerazione (ventilazione);

affollamento degli ambienti, con particolare riferimento alla presenza di persone con ridotte od impedite capacita' motorie o sensoriali;

vie di esodo.

A.2.3. Valutazione qualitativa del rischio.

La terza parte della relazione contiene la valutazione qualitativa del livello di rischio, l'indicazione degli obiettivi di sicurezza assunti e l'indicazione delle azioni messe in atto per perseguirli.

A.2.4. Compensazione del rischio incendio (strategia antincendio).

La quarta parte della relazione tecnica contiene la descrizione dei provvedimenti da adottare nei confronti dei pericoli, delle condizioni ambientali, e la descrizione delle misure preventive e protettive assunte, con particolare riguardo al comportamento al fuoco delle strutture e dei materiali ed ai presidi antincendio, avendo riguardo alle norme tecniche di prodotto prese a riferimento.

A.2.5. Gestione dell'emergenza.

Nell'ultima parte della relazione sono indicati, in via generale, gli elementi strategici della pianificazione dell'emergenza che dimostrino la perseguibilita' dell'obiettivo della mitigazione del rischio residuo attraverso una efficiente organizzazione e gestione aziendale.

A.3. Elaborati grafici.

Gli elaborati grafici, preferibilmente nei formati non superiori ad A2 e piegati in A4, comprendono:

a) planimetria generale in scala (da 1:2000 a 1:200), a seconda delle dimensioni dell'insediamento, dalle quali risultino:

l'ubicazione delle attivita';

le condizioni di accessibilita' all'area e di viabilita' al contorno, gli accessi pedonali e carrabili;

le distanze di sicurezza esterne;

le risorse idriche della zona (idranti esterni, pozzi, corsi d'acqua, acquedotti e similari);

gli impianti tecnologici esterni (cabine elettriche, elettrodotti, rete gas, impianti di distribuzione gas tecnici);

l'ubicazione degli organi di manovra degli impianti di protezione antincendio e dei blocchi di emergenza degli impianti tecnologici;

quanto altro ritenuto utile per una descrizione complessiva delle attivita' ai fini antincendio, del contesto territoriale in cui l'attivita' si inserisce ed ogni altro utile riferimento per le squadre di soccorso in caso di intervento;

b) piante in scala da 1:50 a 1:200, a seconda della dimensione dell'edificio o locale dell'attivita', relative a ciascun piano, recanti l'indicazione degli elementi caratterizzanti il rischio di incendio e le misure di sicurezza riportate nella relazione tecnica:

la destinazione d'uso ai fini antincendio di ogni locale con indicazione dei macchinari ed impianti esistenti;

l'indicazione delle uscite, con il verso di apertura delle porte, i corridoi, i vani scala, gli ascensori;

le attrezzature mobili di estinzione e gli impianti di protezione antincendio, se previsti;

l'illuminazione di sicurezza;

c) sezioni ed eventuali prospetti degli edifici in scala adeguata, tavole relative ad impianti e macchinari di particolare importanza ai fini della sicurezza antincendio.

B - DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITA' REGOLATE DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDI.

B.1. Scheda informativa generale.

La scheda informativa generale, per ogni attivita' soggetta al controllo, indica i medesimi elementi richiesti al punto A.1.

B.2. Relazione tecnica.

La relazione tecnica puo' limitarsi a dimostrare l'osservanza delle specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi.

B.3. Elaborati grafici.

Gli elaborati grafici comprendono i medesimi elementi richiesti al punto A.3.

C - AMPLIAMENTI O MODIFICHE DI ATTIVITA' ESISTENTI.

Qualora il progetto riguardi un ampliamento, una modifica o una ristrutturazione di una parte dell'attivita', gli elaborati relativi alla scheda informativa ed alla planimetria generale devono riguardare l'intero complesso, mentre gli altri elaborati possono essere limitati alla parte oggetto degli interventi stessi.

______

 

ALLEGATO II - DOCUMENTAZIONE TECNICA ALLEGATA ALLE DOMANDE DI SOPRALLUOGO.

La documentazione tecnica e' atta a comprovare la conformita' delle opere alla normativa vigente ed e' riferita a:

a) strutture;

b) finiture;

c) impianti;

d) attrezzature e componenti di impianti con specifica funzione ai fini della sicurezza antincendi, secondo quanto di seguito specificato.

1 - ELEMENTI STRUTTURALI PORTANTI E/O SEPARANTI CLASSIFICATI AI FINI DELLA RESISTENZA AL FUOCO (CON ESCLUSIONE DELLE PORTE E DEGLI ELEMENTI DI CHIUSURA).

1.1. La documentazione e' costituita da:

a) certificazione di resistenza al fuoco dell'elemento. Poiche' la valutazione della classe di resistenza al fuoco puo' essere di tipo sperimentale, analitico o tabellare, la relativa certificazione e':

a firma del direttore del laboratorio, per la valutazione di tipo sperimentale;

a firma di professionista iscritto negli elenchi del Ministero dell'interno di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818, per la valutazione analitica;

a firma di professionista, per la valutazione di tipo tabellare.

In tutti i casi in cui il metodo di verifica non consenta di certificare anche i requisiti di resistenza (R), di tenuta (E) e di isolamento (I) dell'elemento, e' allegata una valutazione a firma di professionista iscritto negli elenchi del Ministero dell'interno di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818, relativa a tali requisiti;

b) dichiarazione di corrispondenza dell'elemento in opera, compreso l'eventuale rivestimento protettivo, con quello certificato. Tale dichiarazione e' redatta:

da qualsiasi professionista, quando il grado di resistenza al fuoco sia fornito da tabella;

da professionista iscritto negli elenchi del Ministero dell'interno di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818, negli altri casi.

Nel caso di elementi protetti con rivestimenti (vernici intumescenti, intonaci o lastre), in mancanza di apposita procedura di verifica della corretta posa in opera, il professionista potra' avvalersi di una dichiarazione a firma dell'installatore che riporti le modalita' applicative utilizzate e garantisca sulla loro corrispondenza con quelle fornite dal produttore del rivestimento (p.e. pulizia e sabbiatura del supporto, tipo e quantitativo di protettivo, ciclo di applicazione, modalita' di giunzione delle lastre, ecc.). La dichiarazione di corrispondenza in questo caso riguarda le caratteristiche strutturali dell'elemento e la sussistenza, nella situazione reale, delle ipotesi di base adottate per la verifica (p.e. condizioni di sollecitazione, di applicazione dei protettivi, di isolamento termico delle facce non esposte all'incendio).

1.2. I rapporti di prova e le relazioni di calcolo (in forma integrale o sintetica) relativi agli elementi di cui al presente punto, acquisiti dal titolare in allegato alle relative certificazioni, sono trattenuti dal titolare stesso e tenuti a disposizione del Comando per eventuali controlli. A tale scopo, per relazione sintetica si intende un elaborato che descriva l'elemento, le ipotesi di base adottate per il calcolo e ogni altro dato necessario e sufficiente per la eventuale riproducibilita' della verifica analitica.

 

2 - MATERIALI CLASSIFICATI AI FINI DELLA REAZIONE AL FUOCO E PORTE ED ALTRI ELEMENTI DI CHIUSURA CLASSIFICATI AI FINI DELLA RESISTENZA AL FUOCO.

2.1. La documentazione e' costituita da una dichiarazione di corretta posa in opera a firma dell'installatore, da cui si evincano tipologia, dati commerciali di identificazione e ubicazione dei materiali o dei prodotti, e alla quale sono allegate le dichiarazioni di conformita' del materiale o del prodotto da parte del fornitore e le copie dell'omologazione del prototipo prevista dalla vigente normativa.

2.2. I rapporti di prova relativi ai prodotti di cui al presente punto, per i quali non sia prevista l'omologazione del prototipo, acquisiti dal titolare in allegato alle relative certificazioni, sono trattenuti dal titolare stesso, purche' siano tenuti a disposizione del Comando per eventuali controlli.

 

3 - IMPIANTI.

3.1. Impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendi, ricadenti nel campo di applicazione della legge n. 46 del 1990.

a) Sono considerati rilevanti ai fini della sicurezza antincendi gli impianti:

di produzione, di trasporto, di distribuzione e di utilizzazione dell'energia elettrica;

di protezione contro le scariche atmosferiche;

di trasporto e utilizzazione di gas allo stato liquido e aeriforme;

di protezione antincendio.

b) La documentazione da allegare alla domanda di sopralluogo e' la dichiarazione di conformita' prevista dall'art. 9 della legge n. 46 del 1990. Il progetto e gli allegati obbligatori sono tenuti a disposizione per eventuali controlli. In tale dichiarazione e' specificato anche il rispetto degli obblighi previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 15 novembre 1996, n. 661, per quanto riguarda la marcatura CE di apparecchi a gas e l'attestato di conformita' dei dispositivi installati separatamente, e del decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 626, per quanto riguarda la marcatura CE delle apparecchiature elettriche.

3.2. Impianti di protezione antincendio e di protezione contro le scariche atmosferiche non ricadenti nel campo di applicazione della legge n. 46 del 1990.

a) Sono impianti di protezione antincendio gli impianti:

per l'estinzione degli incendi;

per l'evacuazione del fumo e del calore;

di rivelazione e segnalazione d'incendio.

b) La documentazione e' costituita da una dichiarazione di corretta installazione e funzionamento da parte dell'installatore, corredata di progetto, riferito alle eventuali norme di prodotto e/o agli eventuali requisiti prestazionali previsti da disposizioni vigenti o da prescrizioni del Comando provinciale VV.F., a firma di professionista. In assenza di tale progetto, dovra' essere presentata una certificazione (completa di documentazione tecnica illustrativa) a firma di professionista iscritto negli elenchi di cui alla legge n.818 del 1984 relativa agli stessi aspetti.

3.3. Impianti di utilizzazione, trasporto e distribuzione di fluidi infiammabili, combustibili o comburenti non ricadenti nel campo di applicazione della legge n. 46 del 1990.

La documentazione e' costituita dalla dichiarazione di conformita' a firma dell'installatore ed e' corredata da uno specifico progetto e da eventuali allegati obbligatori. Nella dichiarazione e' specificato, se pertinente, anche il rispetto degli obblighi previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 15 novembre 1996, n. 661, per quanto riguarda la marcatura CE di apparecchi a gas e l'attestato di conformita' dei dispositivi installati separatamente.

4 - ATTREZZATURE E COMPONENTI DI IMPIANTI CON SPECIFICA FUNZIONE AI FINI DELLA SICUREZZA ANTICENDIO.

La documentazione e' costituita da una dichiarazione di corretta installazione a firma dell'installatore, alla quale e' allegata la documentazione attestante la conformita' del prodotto al prototipo approvato, certificato o omologato dal Ministero dell'interno e la documentazione attestante la conformita' del prodotto alla norma tecnica di riferimento.

______

 

 

ALLEGATO III.

Facsimile di dichiarazione per dare inizio all'esercizio dell' attivita' ai sensi dell' art. 3, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37.

 

 

Al Comando provinciale dei

vigili del fuoco di .....

Il sottoscritto ..................................................

cognome nome

con domicilio in ....................................................

via/piazza n. civico comune

numero di telefono, ..................................... titolare

dell'attivita' ......................................................

sita in .................................................... soggetta

via/piazza n. civico comune

ai controlli dei vigili del fuoco ai sensi del decreto del Ministro

dell'interno 16 febbraio 1982, nella sua qualita' di ................

amministratore/proprietario/ecc.

della ...............................................................

ragione sociale

Premesso che

a) in data ................... e' stato richiesto a codesto Comando

l'accertamento-sopralluogo per il rilascio del certificato di

prevenzione incendi, secondo le vigenti procedure, per l'attivita'

....................................................................

sita in .............................................................

via/piazza n. civico comune

individuata al numero .... del decreto del Ministro dell'interno 16

febbraio 1982 e comprendente anche le attivita' di cui ai numeri ....

............... del decreto medesimo;

b) alla citata istanza sono state allegate le dichiarazioni e

certificazioni di conformita' dei lavori eseguiti al progetto

approvato da codesto Comando in data ................. con nota prot.

................

Dichiara

ai sensi dell'art. 3, comma 5, del decreto del Presidente della

Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, al fine di dare inizio

all'esercizio dell'attivita' medesima in attesa

dell'accertamentosopralluogo da parte di codesto Comando, che

l'attivita' di cui in premessa, e' stata realizzata nel rispetto

delle prescrizioni vigenti in materia di sicurezza antincendio.

Il sottoscritto dichiara, altresi', di essere a conoscenza degli

obblighi di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della

Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, alla cui osservanza dara' corso

con la messa in esercizio dell'attivita'.

Il titolare

.................

______

 

 

ALLEGATO IV.

Fac-simile di dichiarazione da allegare alla domanda di rinnovo del certificato di prevenzione incendi.

 

 

 

Al Comando provinciale dei

vigili del fuoco di .....

Il sottoscritto ..................................................

cognome nome

con domicilio in ....................................................

via/piazza n. civico comune

numero di telefono, ..................................... titolare

dell'attivita' ......................................................

sita in .................................................... soggetta

via/piazza n. civico comune

ai controlli dei vigili del fuoco ai sensi del decreto del Ministro

dell'interno 16 febbraio 1982, nella sua qualita' di ................

amministratore/proprietario/ecc.

della ...............................................................

ragione sociale

Premesso che

In data ...... e' stato rilasciato da codesto Comando, a seguito di

accertamento-sopralluogo, il certificato di prevenzione incendi prot.

............. con scadenza il .........., per l'attivita' ..........

sita in .............................................................

via/piazza n. civico comune

individuata al numero ...... del decreto del Ministro dell'interno 16

febbraio 1982 e comprendente anche le attivita' di cui ai numeri ....

del decreto medesimo

Dichiara

ai sensi e per le finalita' di cui dell'art. 4 del decreto del

Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, al fine

dell'ottenimento del rinnovo del certificato in premessa che la

situazione riscontrata da codesto Comando alla data di rilascio del

citato certificato in scadenza non e' mutata.

Il sottoscritto dichiara, altresi', l'osservanza degli obblighi

connessi con l'esercizio dell'attivita', di cui all'art. 5, commi 1 e

2, del decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n.

37.

Il titolare

.................

 

ALLEGATO V.

Fac-simile di perizia giurata attestante la funzionalita' e l'efficienza degli impianti di protezione attiva antincendi.

 

Perizia sulla funzionalita' ed efficienza degli impianti di

protezione antincendio a servizio dell'attivita' ...................

sita in ............................................................

via/piazza n. civico comune

soggetta ai controlli dei vigili del fuoco ai sensi del decreto del

Minstro dell'interno 16 febbraio 1982, in relazione alla quale e'

stato rilasciato il certificato di prevenzione incendi prot. ........

in data ................

Il sottoscritto ..................................................

titolo professionale cognome nome

con domicilio in ....................................................

via/piazza n. civico comune

iscritto al ......................................... della provincia

ordine/collegio professionale

di .............. con numero ........ ed inserito negli elenchi del

Ministero dell'interno di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818, con

numero ..........., a seguito dell'incarico conferitogli dal titolare

dell'attivita' in premessa, ha effettuato in data .... un sopralluogo

tecnico presso l'indirizzo della medesima, per verificare la

funzionalita' e l'efficienza dei seguenti impianti di protezione

antincendio .........................................................

....................................................................

Visti i risultati dei controlli e delle verifiche effettuati, il

sottoscritto certifica che i predetti impianti sono efficienti e

perfettamente funzionanti.

La presente perizia e' redatta esclusivamente al fine del rinnovo

del certificato di prevenzione incendi di cui in premessa.

Il professionista

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